Se per voi il deserto conserva quella dimensione rintracciabile nelle metafisica, quel qualcosa di magico, di vivo, e non siete persone così banali da trovare interessanti i pacchetti tutto incluso in discutibili villaggi turistici, quello che fa per voi è un’avventura nel deserto del Sahara.
Un modo per entrare in contatto e in empatia con questa distesa di sabbia millenaria che fu attraversata da cultura che stanno alla base della nostra antica cultura. Potrete infatti decidere di affrontare il Sahara a partire dall’Egitto e Maurizio Levi, un tour operator specializzato proprio in viaggi nei luoghi desertici di tutto il mondo vi mette a disposizione delle proposte di viaggio.
Lo sappiamo che potrebbe sembrare assurdo parlare di varianti di viaggio, riferendoci ad un luogo come il deserto. Ma dobbiamo un attimo prendere un respiro e cercare di emanciparci dai soliti stupidi stereotipi cinematografici e culturali. Il Sahara è immenso e racchiude immense possibilità morfologiche. Non è formato tutto da dune di sabbia.
E soprattutto consente moltissimi itinerari. Una delle proposte ad esempio, partendo dall’Egitto, è quella di esplorare l’altopiano del Gilf Kebir, situato nell’estremo sud del deserto occidentale egiziano al confine con la Libia, che è una delle aree del Sahara più isolate e difficili da raggiungere. Infatti solo piccoli gruppi condotti da guide di grande esperienza con auto in perfette condizioni, equipaggiamenti adatti, uno staff ben affiatato e con la sicurezza di telefoni satellitari e automezzi di assistenza per il trasporto di acqua e carburante, possono garantire un perfetto svolgimento di una spedizione che deve essere completamente autonoma per 10 giorni e oltre 1700 chilometri di deserto.
28Anche perché questo versante del deserto offre tra gli ambienti più grandiosi del Sahara: centinaia di chilometri di deserto “vergine”, le fantasmagoriche formazioni rocciose del “deserto bianco” , le inesplorate vallate del Gilf Kebir con enormi dune che si accavallano contro le grandi pareti nere dell’altopiano, le grotte di wadi Sura e la grotta Foggini che ha delle splendide pitture rupestri preistoriche che rappresentano cacciatori, personaggi che nuotano, scene di vita quotidiana d’eccezionale interesse, la misteriosa “Silica Glass”, la pietra verde del deserto, le valli fossili del Gran Mare di Sabbia. Luoghi suggestivi dunque. Scenari sempre differenti, uniti alla sensazione di trovarsi in uno dei luoghi più antichi e misteriosi del Pianeta.
Li, dove si sono incontrate tutte le antiche culture, e dove una volta si pensa ci fosse l’acqua, per via del gran numero di fossili rinvenuti. Un luogo magico, dove esiste un silenzio surreale, metafisico, che forse in vita nostra non abbiamo mai udito. E soprattutto non occorre dimenticarsi che non rischieremo mai di incontrare i nostri discutibili vicini di casa che hanno preso l’ombrello accanto al nostro, o il nostro capo del lavoro. E forse questo, secondo altri punti di vista, non ha prezzo.