Il Sassicaia: storia del rosso leggendario

Parliamo oggi della storia di Mario Incisa della Rocchetta, il padre del Sassicaia, quello che è ritenuto dai più il miglior vino italiano mai realizzato.

La sua storia ha origine dopo la Grande Guerra, quando il marchese Mario Incisa decise di iscriversi alla facoltà Agraria di Pisa, iniziando a studiare e a documentarsi sul mondo del vino.
Da quel momento il suo sogno divenne quello di realizzare un vino toscano capace di competere con le migliori bottiglie di Bordeaux del mondo, qualcosa che prima nessuno era mai riuscito a realizzare.

La realizzazione di questo vino si deve anche al matrimonio di Mario, nel 1930 a Bolgheri con Clarice della Gherardesca, il cui cognome si riferisce proprio alla celebre famiglia patrizia. Sarà proprio la sposa a portargli in dote la Tenuta di San Guido, oggi più che mai simbolo del vino italiano.

Dopo svariati anni dal matrimonio Mario decise di espandere la Tenuta, acquistando nuovi vigneti. I nuovi terreni assomigliano ai terreni di Graves, situati nella sua amata Bordeaux, dei terreni sassosi da cui deriverà il nome Sassicaia. Questo nome resterà per sempre impresso nella storia del vino italiano da lì in avanti, grazie alla bellezza del suo territorio, all’esposizione solare e alle brezze marine.

La prima produzione di Sassicaia avvenne nel 1944 ma fu fatta esclusivamente per uso familiare. Per la distribuzione commerciale invece bisognerà aspettare fino al 1968. La storia da lì in avanti la conosciamo, tanto che il Sassicaia 2016 venne premiato con 100 punti da Robert Parker.

Questa premiazione ha fatto aumentare il suo prezzo, grazie a Enosearcher il più grande motore ricerca vini italiano, potrai trovare Sassicaia 2016 al miglior prezzo.

Una curiosità ulteriore su questo vino è che ha ottenuto un primato speciale: si tratta infatti del primo vino Italiano a cui venne riconosciuta una DOC riservata. La DOC in questione è Bolgheri Sassicaia DOC, applicabile solo ai vini della Tenuta San Guido. Le regole per l’applicazione di questa denominazione sono sia territoriali (area limitata al podere Sassicaia) che enologiche (minimo 80% Cabernet Sauvignon). Non può inoltre essere commercializzato prima di almeno 2 anni di invecchiamento.