Aeroporto di Denver, misteri inquietanti

DENVER: UN AEROPORTO, TANTI SEGRETI

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I segreti della base di Dulce, di cui vi abbiamo già parlato, sarebbero tuttora ben custoditi grazie a un complesso sistema di gallerie percorse, pare, treni a levitazione magnetica in grado di viaggiare a 500 chilometri all’ora, collegate con altri impianti segreti come la famosa Area 51.

Ma anche con alcune istallazioni dall’apparenza innocua come l’aeroporto internazionale di Denver, a inizio 2015 il quindicesimo al mondo per traffico aereo, il quinto nei soli Stati Uniti con oltre 53 milioni di transiti in un anno, i cui terminal sono curiosamente decorati da scene di oppressione militare e visioni apocalittiche.

FINO A OTTO LIVELLI SOTTERRANEI

Solo un gusto artistico stravagante o indizi di qualcosa che sta sotto la superficie dell’aeroporto e che sembra essere molto meno rassicurante? Di certo quello di Denver è un aeroporto davvero “particolare”, che ha nel sottosuolo uno sviluppo maggiore di quello di superficie.

Qui infatti si sviluppa un ricco sistema di linee ferroviaria che ufficialmente servono a collegare l’aerostazione alla città di Denver (dovrebbe essere completato entro il 2016 il collegamento diretto con la stazione ferroviaria di Denver’s Union Station) e raggiunge otto livelli di profondità. Sufficienti in caso di conflitto nucleare a resistere all’annientamento da parte di un ordigno atomico.

110 MILIONI DI METRI CUBI DI TERRA ASPORTATI

Non a caso per realizzare l’aeroporto vennero asportati oltre 110 milioni di metri cubi di terra, pari a quasi un terzo di quelli che si dovettero asportare per aprire il Canale di Panama e molti più di quanto sarebbe stato necessario per realizzare solo quanto “ufficialmente” sarebbe stato costruito.

Mentre l’aeroporto e i suoi 3 terminal (ma sin dal progetto iniziale è stata prevista la possibilità di un raddoppio della struttura, con l’apertura fino ad altri 3 terminal e la conseguente ulteriore estensione anche della parte sotterranea, attraverso l’utilizzo di tunnel già approntati ma al momento non utilizzati) sono collegati da una serie di navette su monorotaia, il complesso di Denver dispone anche di tunnel ferroviari.

SIMBOLI MASSONICI IN PIENA LUCE

I livelli inferiori di tale rete ferroviaria sotterranea secondo alcune fonti sarebbero collegati alla stessa rete di gallerie che collegano le basi segrete di Dulce, dell’Area 51 e forse altre istallazioni “top secret” site in località poco accessibili degli Stati Uniti. Se questo fosse vero rappresenterebbero un pericolo per la popolazione americana e mondiale?

Qui la cronaca si ferma e si entra nel campo delle ipotesi, ma i dubbi non riguardano solo la vasta rete di cunicoli e passaggi sotterranei dell’aeroporto: sotto gli occhi di tutti sono infatti visibili simboli massonici ad esempio nella Grande Sala dell’aerostazione.

Qui si trova infatti la prima pietra posata dell’intera costruzione, quella che per un massone è la “pietra di volta” del tempio, con incisi la dedica alla New World Airport Commission, il simbolo della squadra e compasso massonico e la citazione delle due Grandi Logge della Massoneria del Colorado.

Vi è inoltre l’avvertenza che la pietra stessa è il sigillo di una “capsula del tempo” qui sigillata durante la posa della prima pietra dell’aeroporto e che dovrà essere aperta nel 2094. Insomma: alieni o massoni (o entrambi), di certo l’aeroporto di Denver pare nascondere al suo interno ben più di quello che mostra in superficie.